È una sorta di limbo fatto di attesa e di preoccupazione quello in cui vivono tanti liberi professionisti. Una situazione di difficoltà generata dal pesante contraccolpo economico determinato dalla pandemia, un contraccolpo ancora difficile da misurare nei suoi effetti a medio-lungo termine. Uno studio ha provato a indagare sui timori del mondo dei non garantiti.
La ricerca racconta che il mancato pagamento delle fatture è la principale tra le preoccupazioni del settore (64%), seguito dal furto di identità informatica (41%) e dall’eventuale esposizione mediatica a seguito di inchieste penali in cui potrebbero essere coinvolti (30%). Il mancato pagamento di fatture è giudicato un evento possibile da 3 professionisti su 4.
Per fronteggia le controversie il 41,8% dei liberi professionisti si rivolge all’avvocato di fiducia mentre il 20,7% richiede l’intervento delle compagnie assicurative.
Le compagnie, inoltre, iniziano a valutare i costi di danno e ripristino reputazionale. La stessa DAS, ha stretto un accordo con lo studio di comunicazione The Skill, specializzato in comunicazione di crisi, per offrire ai propri assicurati un supporto in caso di processo mediatico. Si tratta di una novitá importarte e non potrebbe essere altrimenti: la reputazione è il patrimonio più importante del nostro tempo e della nostra profesisone e, considerata l’evoluzione della giurisprudenza e la spettacolarizzazione della giustizia sempre piú presente nel mondo dei social network, il solo modo per tutelarla è una risposta integrata tra legali e comunicatori.