saluzzo broker assicurativo indipendente logo
FermiTutti_Mipresento_instagram-uai-720x480

A questo punto direi che abbiamo già parlato di un discreto numero di argomenti. Un plauso ce lo meritiamo tutto. 

Come ben sapete, tuttavia, gli assi nella mia manica sono infiniti.

Per questo motivo, oggi vi attenziono su un ridente angolo di mondo che abita una buona parte della nostra realtà. 

Esatto, parlo proprio di voi, oh impavidi liberi professionisti.

È vero, professionisti lo siamo tutti in qualche ambito della nostra vita, ma oggi mi voglio soffermare su quegli eletti che sguazzano nelle dolci acque proprie solo dei titolari di partita Iva. 

Di cosa parliamo? 

Del PALP, che non è una brutta parola, ma un neologismo inventato da me, che sta a indicare un piano assicurativo, appunto, per liberi professionisti. 

Sì, le emozioni sono forti.

Dal lontano 2013, infatti, per chiunque sia iscritto a un albo, avere un piano assicurativo è obbligatorio.

Perché? 

I motivi sono principalmente due: da una parte per una tutela rispetto a chi usufruisce del servizio, del cliente insomma.  Dall’altra proprio per intervenire a favore di chi quel servizio lo eroga, perché anche nel caso in cui capitasse di commettere un errore, il patrimonio personale rimanga tale – fino al raggiungimento del massimale, s’intende.

Come funziona? 

Innanzi tutto, la polizza è tarata sulla tipologia di occupazione, con variabili che hanno dunque a che fare con il tipo di lavoro svolto ogni giorno.

Fermi tutti però: ci sono degli elementi che sono costanti. Quali? 

Partiamo da quanto viene definito con Claims made – a richiesta fatta. 

Cosa s’intende? 

Beh, il sunto è questo qui:

  • In ogni caso la domanda di risarcimento deve essere fatta mentre la polizza era attiva
  • Il fatto dai cui deriva il danno deve essere avvenuto quando la stessa polizza era in auge

Vi sembra scontato? Se pensiamo a un sinistro stradale, siamo tutti d’accordo.

Immaginiamo però ora un medico. Non può forse capitare che il danno non sia contestuale al servizio, ma che emerga tempo dopo? Allora sì che quanto detto poco fa diventa fondamentale.

Non finisce qui però, di cose da aggiungere ce ne sono ancora parecchie, quindi se siete liberi professionisti, ma anche se non lo siete e volete essere sul pezzo rispetto a quanto rientra nella vostra sfera di tutele, vi tocca proprio leggere la mia prossima missiva.

Che arriva a brevissimo, non temete.